Il termine “Fantasy” indica un particolare comparto del genere fantastico. Proprio per la sua natura svincolata dalla realtà, presenta una serie quasi infinita di ramificazioni e di sotto-generi che investono, oltre alla letteratura, l’arte figurativa, il cinema, i videogiochi, e più in generale, le altre forme mediatiche di comunicazione.
In letteratura, il fantasy affonda le proprie radici nel mito e nella sua derivazione popolare, rappresentata dalla fiaba di magia e dalla favola didascalica.
Alla base delle vicende narrate, vi è spesso l’evento misterioso e soprannaturale, che neppure le ipotesi più azzardate riescono a spiegare; il contesto è quello di un mondo solo parzialmente reale o completamente fantastico.L'autore più famoso in questo campo è forse J. R. R. Tolkien (1892-1973),autore della celebre trilogia "Il Signore degli Anelli". Il professore di Oxford, scrittore, filologo e linguista, creò una lingua particolare per la sua opera che costituisce uno dei maggiori esempi di high fantasy o epic fantasy, termine che indica la tematica dell’eterna sfida del bene e del male.
Le avventure di Frodo e dei suoi amici hobbit, il modo fantastico degli elfi e degli orchi, hanno avuto un successo immenso anche grazie alla trasposizione cinematografica e ai giochi di ruolo, nonché un’immediata risonanza nel mondo letterario.
Sulla scia di questo capolavoro, si è inserita, infatti, una lunga serie di autori, tra i quali ricordiamo Terry Brooks, Roald Dahl, Tanith Lee, Marion Zimmer Bradley (Le nebbie di Avalon), Terry Pratchett (la serie Mondo Disco), Michael Ende (La storia infinita e Momo), Robert Jordan (La Ruota del Tempo), David Eddings (Il ciclo del Belgariad), Clive Staples Lewis (Cronache di Narnia).
Un discorso a parte merita quella che è considerata la saga fantasy più letta al mondo, ovvero le mirabili avventure di Harry Potter dall'incredibile e feconda penna di J.K.Rowling. L'opera, spesso accumunata al sottogenere urban fantasy, si distingue tuttavia per un percorso innovativo.
Si precisa che l'urban fantasy si differenzia dal fantasy contemporaneo in quanto non soggetto a limitazioni temporali (infatti non necessariamente è ambientato nei tempi moderni), bensì spaziali.
Nel fantasy contemporaneo la contaminazione avviene fra le creature fatate o mitologiche con poteri e conoscenze tecnologiche evolute, e l’ambiente contemporaneo nel quale esse vivono.
Anche la fantascienza e l’horror sono associati alla letteratura fantastica: al dark fantasy appartengono le opere nelle quali l'atmosfera è cupa e tetra. Il male diviene dominante o perversamente attraente, e si può assistere a un rovesciamento dei ruoli.
Il fantasy può essere anche storico, umoristico, cyber o steampunk, secondo le "contaminazioni" con le quali entra in contatto.
Recentemente, si parla di nuovo fantasy ( meglio definito come new weird, bizarro fiction e science fantasy). Gli autori di questa corrente si oppongono all’epic fantasy di Tolkien, considerato colpevole di aver creato stereotipi in grado di soffocare il genere.
Alcuni esponenti di questa tendenza sono China Miéville, Jeff VanderMeer, Michael Moorcock, Clive Barker, Alan Campbell.
Per concludere, l'evoluzione del fantasy non conosce confini. E non potrebbe essere altrimenti, perché, proprio come la fantasia che l’ha originato, questo genere può superare tutte le barriere e attraversare il tempo e lo spazio.
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