lunedì 9 luglio 2012

Il lago di Tovel

di Rosengarten


La zona che vi propongo di visitare in questo articolo, è talmente particolare che qualsiasi amante della natura non può permettersi di trascurarla.
Questa volta uscirete dai percorsi classici e conosciuti, sui quali si snodano collaudati sentieri e rifugi, che molte volte non hanno nulla da invidiare a lussuosi alberghi. Visiterete invece la parte meno conosciuta delle Dolomiti Occidentali, entrando nel cuore del Parco Naturale del Brenta, in una zona dal grande valore naturalistico, ad accesso controllato e proibito ai veicoli a motore.
Il nome “Dolomiti Occidentali” si riferisce ai monti di roccia dolomia, che si trovano ad ovest del fiume Adige che, scendendo  da Passo Resia, bagna in sequenza prima Bolzano e poi Trento. In pratica, le Dolomiti Occidentali comprendono solamente il massiccio del Brenta, che i più conoscono grazie alla famosa cittadina turistica di Madonna di Campiglio, frequentatissima sia d’inverno che d’estate. Una rete di sentieri e di impianti permette, infatti, di esplorare il versante delle Dolomiti del Brenta che si affaccia sulla Val Rendena e Val di Campiglio.
Pochi sono gli escursionisti che si avventurano sull’altro versante, proprio per la mancanza di attrattive turistiche di massa; ebbene è proprio qui, nel cuore del Parco Naturale, che si trova il Lago di Tovel, meta delle nostre escursioni.
Qualcuno di voi, fra i non giovanissimi, ricorderà di aver letto nei libri di scuola, che nelle bellissime montagne d’Italia esisteva un laghetto alpino le cui acque, d’estate, si coloravano intensamente di rosso: il lago esiste veramente, è alla vostra portata ed è arrivato il momento di visitarlo.
Per godervi al meglio la zona di Tovel, vi suggeriamo di soggiornare proprio in prossimità del lago, in modo che possiate facilmente addentrarvi anche all’interno del parco e scoprirne i luohi più belli. Se invece sceglierete una gita giornaliera, dovrete lasciare la vostra automobile all’inizio della valle che conduce a Tovel, nei pressi di Tuenno (Val di Non), ed utilizzare un servizio navetta.
Il Lago di Tovel, come la maggior parte dei laghetti alpini, assume colorazioni fantastiche (non più quella rossa, purtroppo) e può essere ammirato in tutto il suo perimetro percorrendo un facile sentiero che, in alcuni punti, si addentra in un bosco di conifere, costeggiando dirupi dai quali scendono incantevoli cascatelle.

Non dimenticate dunque la macchina fotografica e quando siete nel bosco guardatevi bene intorno; se siete fortunati, potrete imbattervi in un Giglio martagone, dall’intenso colore rosso-viola o nella Scarpetta di venere, che è una fra le più belle orchidee montane.
Sulle rive del lago si trova la “Casa del Parco” che, grazie all’aiuto del Museo Tridentino di Scienze Naturali, informa il turista sulle principali caratteriste della zona.
Un secondo itinerario, segue il sentiero che, percorrendo la Val di S.Maria Flavona, dai 1.177 metri  di Tovel vi porterà in alto sui pascoli della Malga Flavona (m.1860).
Questa famosa malga costituisce un importante punto di appoggio per gli escursionisti, essendo un bivacco sempre aperto; inoltre d’estate la troverete sicuramente abitata ed in attività. Se vorrete, il malgaro potrà vendervi qualche prodotto caseario, ottenuto dal latte delle mucche che pascolano nei dintorni della malga; fatevi tentare, poiché tale possibilità non si presenterà più tanto facilmente.
Fermatevi un po’ a parlare con la gente del posto, e sicuramente verrà fuori qualche storia d’altri tempi, sull’orso di Tovel e sulle sue scorribande notturne. Tutto vero, ma non abbiate paura, l’orso di Tovel è un animale che si muove di notte.
Anche se l’orso bruno è l’animale che maggiormente caratterizza il Parco, la fauna della zona è ricchissima e comprende animali come il camoscio, il capriolo, il gallo cedrone.
Ammirate l’anfiteatro roccioso che sovrasta i pascoli della Flavona, costituito da cime che si avvicinano a 3.000 metri, alcune delle quali hanno nomi che rievocheranno nella vostra mente i racconti di Buzzati (Cima Val di Scura e Cima Val d’Inferno, per citarne solo un paio).
Lasciatevi sorprendere dal silenzio dei luoghi, rotto solamente dal campanaccio delle mucche e dal fischio delle marmotte.
Il sentiero che da Tovel porta alla malga Flavona, prosegue oltre, verso l’alto, e giunto a  Passo del Grostè (m. 2442), arriva al Rifugio A.Stoppani, punto di arrivo della funivia che parte da Campo Carlomagno, vicino Madonna di Campiglio. Dal Lago di Tovel sono circa 3 ore, mentre per la discesa impiegherete sicuramente la metà del tempo.
La sera vi rilasserete nella magica quiete del lago ed un po’ vi dispiacerà se, all’indomani, dovrete rituffarvi nella “cosiddetta” civiltà.



Disclaimer: gli itinerari descritti sono frutto di esperienze personali  e possono aver subito variazioni anche radicali nel tempo. La difficoltà degli itinerari è basata su valutazioni personali e quindi non può essere ritenuta universalmente valida; la frequentazione della montagna, i percorsi segnalati e ogni altra indicazione presente in questi post presuppongono la necessaria preparazione, esperienza e buona forma fisica. L'autore pertanto non può in alcun modo essere ritenuto responsabile in caso di incidenti o problemi di qualsivoglia tipo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella descrizione del lago e dei suoi dintorni.
Sono perfettamente daccordo con l'autore, questo è un posto da favola,
uno dei più belli delle alpi e quello che vedete lì (ed è tantissimo in termini di qualità ed emozioni)e solo una piccola parte di quello che potreste vedere al di sopra,ci vuole solo avere una cartina,buon allenamento nelle gambe,e tempo a disposizione.
Quindi avventuratevi verso Malga Tuena,la Val Nana,Cima Uomo(da dove si gode di un panorama unico a strapiombo sul lago di Tovel)al Peller e poi ancora verso il Passo della Gaiarda e la Malga Spora(splendidi luoghi)e poi ancora la già citata Val Scura e i punti panoramici verso la Val di Non.E quindi,a chi vuole impegnarsi, Buon divertimento!

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